Animali a Firenze e ... dove trovarli! #12
- Hasta Perro
- 7 nov 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 10 dic 2020
L’agnello e L’ARTE DELLA LANA
L’arte della lana è una delle sette arti maggiori delle corporazioni di arti e mestieri di Firenze. Si tratta di un arte con scopo mercantile e industriale, i suoi prodotti pregiati ed eleganti contribuirono alla ricchezza della città. La corporazione fu tra le piu potenti della città e quella che contava il maggior numero di lavoratori già nel 500’, circa un terzo della popolazione fiorentina. Anche Machiavelli ne auspicava la magnificenza: «era quella di tutte le Arti che aveva ed ha più sottoposti, la quale per essere potentissima è la prima per autorità di tutte.»
Il primo statuto dell’arte a noi pervenuto risale al 1317, il Consiglio era composto da 48 membri e presieduto dai consoli, questi erano affiancati da funzionari: un giudice, un cancelliere, un camarlingo e alcuni esattori delle tasse. Questo mestiere non si poteva esercitare al di fuori dello stato fiorentino e prevedeva rispetto delle regole stavbilite per ogni fase della lavorazione del prodotto. Anche gli strumenti impiegati erano sottoposti a periodica revisione.
Lo stemma della corporazione raffigurava l’Agnus Dei (Agnello di Dio o agnello pasquale) argentato con bandiera del comune di Firenze e aureola con croce inscritta, sormontato da un capo d’Andiò (tre gigli di oro, ordinati in fascia ed alternati dai quattro pendenti di un lambello di rosso, cucito) a quattro gigli. Questo, considerato simbolo dell’arte è rappresentato anche sul Duomo in memoria del patronato dell’Arte.

Il santo patrono scelto dalla corporazione fu Santo Stefano.
La statua di Santo Stefano di Lorenzo Ghiberti fa parte del ciclo delle quattordici statue dei protettori delle Arti di Firenze nelle nicchie esterne della chiesa di Orsanmichele. Fu commissionata dall'Arte della Lana e risale al 1427-1428. È in bronzo ed è alta 260 cm.
Nella dichiarazione di intenti (a cui seguì il contratto vero e proprio con l'artista, a noi non pervenuto) si menzionò esplicitamente la volontà di superare, col più costoso bronzo, il prestigio delle nicchie delle altre Arti Maggiori, l'Arte di Calimala e l'Arte del Cambio.
Oggi si trova conservata all'interno del Museo di Orsanmichele, mentre all'esterno è sostituita da una copia.
Santo Stefano è ritratto con fattezze tradizionali di fanciullo, vestito con la tunica tipica dei diaconi, avvolto da un pannello che disegna un elaborato panneggio.
Come possiamo notare è presente l’Agnus Dei ed è posta nella parte superiore attorno ad un ovale.

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duzione tridimensionale osservando un modello animale dal vero!
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