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Animali a Firenze e... dove trovarli! #17

LA GROTTA DEGLI ANIMALI NEL GIARDINO DELLA VILLA MEDICEA DI CASTELLO, FIRENZE



Per la prima volta dopo più di due secoli Il 21 Febbraio 2019 finalmente sono tornati a zampillare i giochi d’acqua della grotta degli animali e della fontana di Ercole e Anteo presso la villa Medicea di Castello, sede dell’Accademia della Crusca. La villa di Castello è una delle più antiche residenze suburbane della famiglia Medici, che la possedettero fino al 1477. Prediletta da Cosimo I, fu oggetto di particolari cure.

La grande grotta artificiale fu realizzata nel 1540 da Niccolò Pericoli detto il Tribolo per volere di Cosimo I e costituisce uno dei capolavori di arte idraulico del 1500.

La villa di Castello fa parte dal 2013 dell’elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco ed è parte integrante del sito che interessa 12 ville e 2 giardini.

La grotta è nata per essere un luogo magico in cui l’acqua, il suono, il rumore, l’elemento era parte integrante di questa struttura meravigliosa di cui oggi vediamo pesci, animali, vasche in marmo… e in origine non si sa come poteva essere, sicuramente l’acqua portava muschio e rigogliose piante.

I restauri avvennero nel 2012 e poi nel 2017 avvenne il rispristino dell’originale impianto idraulico cinquecentesco da parte del Polo Museale della Toscana.

La grotta era conosciuta come “grotta del diluvio”; si spegne e smette di funzionare probabilmente tra la fine del 700’ inizio 800’. A metà degli anni 90’ i primi saggi individuano le tracce dell’originario impianto idraulico cinquecentesco.

In questo luogo, annota Montaigne, che visitò la Grotta degli Animali nel 1580, “esiste una bella grotta dove, raffigurati al naturale, si vedono animali d’ogni specie che spruzzano l’acqua di […] fontane chi dal becco, chi dalle ali, chi dagli artigli o dalle orecchie o dal naso”

Le raffigurazioni scultoree degli animali, scolpite in marmi di colori diversi, sono raccolte in tre nicchie (vasche) all’interno di un abside; le pareti sono coperte da concrezioni calcaree (spugne) e da mosaici policromi di pietre, conchiglie e stucchi raffiguranti maschere grottesche. La grotta è divisa in due ambienti: la stanza di ingresso e l’abside.

Tra gli animali c’è anche un cinghiale in pietra nera, del tutto simile al famoso “Porcellino“, tanto caro ai fiorentini e ai turisti per il suo significato simbolico. Altri animali presenti sono il montone, la renna, il cane, il cavallo, la leonessa, il toro, il dromedario, la scimmia e il cervo. A completare la grotta, un complesso sistema idraulico, di cui si possono vedere le bocchette, che alimentava zampilli dalle pareti e dal pavimento. Un tempo si trovavano anche alcuni piccoli bronzi del Giambologna, raffiguranti volatili (tra cui il più notevole è un tacchino), oggi custoditi al Museo del Bargello.





La Grotta degli Animali ha un significato simbolico di potenza e fortezza della città di Firenze durante il Rinascimento. Era una metafora di pacificazione dell’universo da parte di Cosimo I, esaltazione delle virtu’ di casa Medici e dai benefici che la città di Firenze ha grazie a loro.

Con Hasta Perro è possibile trascorrere una giornata alla scoperta della grotta e dei giardini di Villa Castello, andando alla ricerca di animali nell’arte e scoprendo così tutti i segreti e le storie di Firenze e della Toscana. Dopo il tour, seguirà nello studio artistico un piccolo laboratorio di modellato in argilla osservando un modello animale dal vero, che poserà per gli studenti!

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