Animali a Firenze e...dove trovarli! #20
- Hasta Perro
- 15 feb 2021
- Tempo di lettura: 2 min
IL CIGNO nelle opere d’arte a Firenze
Il cigno fin dai tempi della cultura greco-romana è simbolo di bellezza ed eleganza. E’ un animale simbolico e rappresenta la sacralità per molte religioni. Nel Fedone di Platone e negli Inni Omerici viene descritto il verso melodioso di un cigno nel momento in cui muore. E’ simbolicamente legato alla musica. Nelle culture mediterranee simbolo di purezza, saggezza e coraggio.
L’elegante figura del cigno è spesso ricorrente in molte fiabe, leggente, miti.
Nella storia come nella letteratura, la storia dell’arte, l’astrologia, il cigno viene associato alla dea Leda. Il mito più antico che lo riguarda, narrato anche nelle Metamorfosi di Ovidio è quello di Zeus e Leda: regina di Sparta, sposa di Tindaro e figlia di Testio.
La leggenda narra che Zeus, innamoratosi di Leda, si trasformò in un cigno per accoppiarsi con lei sulle rive del fiume Eurota. Inebriata dal profumo d’ambrosia, Leda fu svegliata dal cigno e con il suo collo sinuoso cominciò ad accarezzarle il viso, i capelli e le braccia. Successivamente Zeus si rivela e le preannuncia che dal loro amore sarebbero nati due gemelli: Castore, gran domatore di cavalli e Polluce, invincibile pugile. Allo stesso tempo Leda, insieme al marito Tindaro generarono Elena e Clitennestra.
Il cigno è rappresentato in diverse opere presenti a Firenze.
Leda col cigno è un dipinto ad olio e resine su tavola, databile al 1505-1507, molto probabilmente opera di Francesco Melzi, un pittore leonardesco, situato alla Galleria degli Uffizi. Il dipinto è uno delle migliori copie della perduta Leda di Leonardo Da Vinci.
Non si sa esattamente chi sia l’autore di quest’opera; l’autografo leonardesco come il dettaglio delle montagne, rese quasi invisibili dalla foschia segnando una distanza spaziale secondo la tecnica della prospettiva aerea, è una tecnica che usavano i pittori lombardi, seguaci dello stile di Leonardo da Vinci. Altri sostengono che ci sia stata una collaborazione per la realizzazione dello sfondo tra Melzi e Joos van Cleve.
Il dipinto rappresenta Leda e Zeus trasformato in un cigno; ai loro piedi i figli Castore, Polluce, Elena con Clitennestra che escono da due uova appena dischiuse. Leda è rappresentata in maniera sensuale ed elegante insieme al seducente cigno, intento ad avvicinarla a sé.

Leda e il cigno: scultura in marmo di Ammannati Bartolomeo, eseguita attorno al 1535-1540, si accentuarono argomentazioni che l’attribuzione dell’opera dovesse andare a Daniele da Volterra. Si tratta di una copia della celebre Leda di Michelangelo (oggi perduta). L’opera sembra essere stata eseguita dall’Ammannati nelle Marche per andare in possesso al duca d’Urbino Francesco maria della Rovere. Infatti da qui la scultura pervenne alla Villa di Poggio Imperiale (opera che fa parte dell’eredità di Vittoria della Rovere). Oggi la scultura si trova al Museo del Bargello di Firenze.

Vi ricordiamo che con lo studio Hasta Perro e con l'art experience "Sculpt a Florentine Pet" è possibile andare a vedere queste opere da vicino e proseguire poi con il laboratorio di scultura con modello animale dal vero.
Vi aspettiamo!
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