ANIMALI A FIRENZE E...DOVE TROVARLI! #25
- Hasta Perro
- 22 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
San Girolamo e il leone
Protagonista in molti dipinti in svariate epoche, è il santo eremita, Padre e Dottore della Chiesa: stiamo parlando di San Girolamo. Esistono diverse rappresentazioni di Girolamo, una con le vesti rosse da cardinale con il libro della Vulgata tra le mani, quella dove studia le sacri Scritture, o ancora con un teschio simbolo della penitenza e spesso viene ritratto in una grotta o nel deserto in compagnia di un leone.

Quest’ultimo secondo la leggenda Aurea, racconta che un bel giorno il felide si presentò davanti al monastero dove il santo dimorava, zoppicando per una ferita alla zampa. Al cospetto dell’animale tutti i confratelli fuggirono spaventanti, mentre San Girolamo lo accolse, ordinando ai compagni di curare le zampe lese, scoprendo così che i rovi avevano profondamente ferito le piante degli arti dell’animale. Una volta guarito, il leone rimase nel monastero dove stesso i monaci, gli affidarono la custodia dell’asinello del convento. Poi accadde che un giorno, mentre l’asino pascolava, il leone si addormentò e alcuni commercianti, vedendolo incustodito, lo rubarono. I monaci vedendo il leone rientrare da solo, lo accusarono di aver mangiato somarello e per punizione gli vennero affidati tutti i compiti che normalmente faceva quest’ultimo. Successivamente gli capitò di incrociare sul suo cammino il carro dei mercanti e dove riconobbe l’asino, infuriato si precipitò verso di loro, distruggendo la carovana e mettendo in fuga gli uomini, conducendo asino e cammelli , carichi di mercanzia al monastero. I mercanti, pentiti, si recarono da San Girolamo per chiedere perdono e la restituzione delle loro merci, cosa che il santo acconsentì, facendosi promettere di non rubare più le cose altrui.
A Firenze, precisamente presso la Galleria degli Uffizi, è conservato un dipinto di Giovanni Bellini datato conosciuto come San Girolamo Contini Bonacossi oppure San Girolamo leggente nel deserto. Il Santo è rappresentato nel deserto da eremita (ce ne accorgiamo dalle poveri vesti che indossa) durante una lettura. Quello che colpisce di questo quadro è il paesaggio descritto con cura e precisione con rocce, piante, animali... Oltre al nostro leone, troviamo uno scoiattolo, alcuni uccellini, due cervi che si rincorrono e una lucertola, tutte creature con un forte significato simbolico di fede.

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